- 27 Ottobre 2022
- Posted by: Aesse
- Categoria: Notizie
La strategia di marketing delle nostre banche sfrutta consapevolmente e cinicamente i clienti
Vi siete mai chiesti perché tutte le banche (nessuna esclusa) fanno, più o meno, “imbestialire” i loro clienti vincolandoli con dei contratti capestro, sfruttandoli con le spese, confondendoli con clausole scritte in piccolo e penalizzandoli laddove violano norme che non hanno compreso?
Soddisfazione del cliente
Eppure un principio inderogabile del marketing si basa sul presupposto che la soddisfazione del cliente genera fiducia e la fiducia genera profitti. E allora come si spiega questo paradossale comportamento anti-economico?
Sistema redditizio
Perché, appunto, questi comportamenti non sono anti economici e rendono.
In particolare le banche hanno scoperto che operare in un mercato che faccia “cartello” per “farsi odiare” dai clienti confusi e male informati, che finiscono spesso per prendere decisioni di acquisto improprie, può essere estremamente redditizio.
Lealtà e trasparenza
E se nel mercato bancario, uno, dico uno solo, si presentasse davvero in maniera leale e trasparente agli occhi dei clienti, avrebbe il 100% della quota di quel mercato e butterebbe sul lastrico tutte le altre che, nel frattempo, non si sarebbero adeguate.
Customer oriented
Se gli organi di controllo antitrust fossero davvero consapevoli dei livelli bassi raggiunti dagli indici di soddisfazione della clientela delle banche e volessero orientare gli istituti di credito ad essere customer oriented, dovrebbero porre quattro domande fondamentali ai loro dirigenti:
- Avete clienti profittevoli e insoddisfatti?
- Avete regole che volete fare violare ai clienti perché in questo modo si generano dei ricavi?
- Avete regole di così difficile comprensione che, di fatto, confondono il cliente che non è consapevole dei rischi che corre violandole?
- Avete contratti che impediscono ai clienti di recedere?