Bce sotto accusa: banche fragili sui prestiti?

Il revisore dei conti europeo
Si è concentrato sulla supervisione di 10 istituti di credito con alti livelli di crediti inesigibili, ha affermato che i funzionari della Bce sono stati troppo titubanti nell’usare i loro pieni poteri e li hanno applicati in modo non uniforme.

Quelli con una quota maggiore di crediti in sofferenza hanno avuto più tempo degli altri e le banche hanno potuto scegliere un approccio di copertura più vantaggioso per loro, afferma il rapporto.

Debiti tossici – crediti inesigibili
La Bce ha risposto che il processo di gestione di tali prestiti non poteva “essere svolto dall’oggi al domani senza significative conseguenze negative per l’economia nel suo complesso”.

Ha sostenuto di aver infine raggiunto il suo obiettivo, poiché i debiti tossici erano scesi costantemente da oltre 1000 miliardi di euro otto anni fa a meno di 350 miliardi di euro l’anno scorso, pari a meno del 2% dei prestiti totali.

Le raccomandazioni
I revisori hanno formulato tre raccomandazioni principali per la Bce: razionalizzare il processo di vigilanza, rafforzare la valutazione del rischio delle banche e utilizzare misure più efficaci per far sì che le banche gestiscano meglio i rischi.

Solidità delle banche
La questione della solidità delle banche è una delle più delicate del momento. La sicurezza in cui naviga l’Europa, rispetto a quanto sta accadendo negli Usa, potrebbe inciampare in insidie rischiose per il sistema. 

Come, appunto, i crediti inesigibili che finiscono per avvelenare i bilanci.

Bisogna fare di più
E’ necessario fare di più affinché si ottenga una maggiore garanzia che il rischio di credito sia adeguatamente gestito e coperto”.