Cambiano i controlli fiscali

Chi verrà segnalato dal nuovo software Agenzia delle Entrate?

Con la circolare 21/E del 20 giugno 2022, l’Agenzia delle Entrate in merito alla prevenzione e al contrasto dell’evasione fiscale ha fornito nuovi indirizzi operativi e linee guida per il 2022. L’Amministrazione finanziaria, nello specifico, userà “Vera” (acronimo che sta per “verifica rapporti finanziari”), un software applicativo che effettuerà analisi del rischio di evasione basate sui dati dell’Archivio dei rapporti finanziari.

Come cambiano i controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate

La Direzione centrale Grandi Contribuenti e Internazionale, in continuità con gli anni precedenti, rafforzerà le attività di supporto nei confronti delle Direzioni regionali, impegnate nelle attività di controllo dei grandi contribuenti. In questo ambito, inoltre, sarà garantita e data continuità a ogni adeguata e sistematica forma di coordinamento con la Guardia di Finanza, attraverso l’attivazione di tavoli congiunti tra le strutture centrali e territoriali dell’Agenzia e i Reparti operanti e il Comando Generale, le cui soluzioni consentono di conferire omogeneità alle tematiche di maggiore rilevanza e complessità.

Con riferimento alle attività di accertamento (quali i beni “spia”, considerati di lusso, che fanno scattare i controlli), l’azione prevederà un sempre più efficace coordinamento tra le strutture centrali e le strutture regionali, nell’ambito della definizione delle pretese tributarie più rilevanti (sia in termini di soggetti coinvolti, sia di importi accertati), con il consueto obiettivo di incrementare la qualità delle contestazioni.

Nuovi controlli Agenzia delle Entrate: chi sono i contribuenti che verranno segnalati

Con riferimento alle attività di analisi del rischio, le strutture delle Direzioni regionali dell’Agenzia delle Entrare, competenti per i grandi contribuenti, dovranno concentrare le proprie risorse sui soggetti che presentano un maggior rischio fiscale, ovvero su quelli che non esprimono comportamenti collaborativi e trasparenti.

Come specificato dalla circolare AE, la posizione fiscale dei contribuenti dovrà essere analizzata con l’ausilio degli strumenti e degli applicativi in uso e, in particolare, l’attività di “tutoraggio” dovrà essere realizzata sulla base delle dichiarazioni presentate per il periodo d’imposta 2020 e per quelle residuali relative al 2019.

Il giudizio sulla maggiore o minore rischiosità del soggetto terrà conto degli indicatori di rischio che emergono dall’analisi degli elementi informativi disponibili. Particolare attenzione dovrà essere posta all’analisi delle informazioni riguardanti il gruppo di appartenenza e, a tal fine, potrà essere consultata la banca dati dedicata che, attualmente, è aggiornata con gli anni dal 2014 al 2019, tramite la quale è possibile condurre sia un’analisi puntuale che un’attività di selezione sulla base di diversi criteri.

Nelle attività accertative, si renderà opportuno dare priorità a posizioni riguardanti fattispecie e comportamenti che fanno emergere un disvalore. In particolare, saranno oggetto di contrasto i fenomeni evasivi e abusivi maggiormente lesivi delle ragioni erariali, quali:

  • le frodi;
  • l’abuso del diritto;
  • le false compensazioni;
  • l’indebita fruizione di regimi agevolativi e di misure di sostegno previste per fronteggiare le conseguenze negative prodotte dalla pandemia;

Al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili, il tutoraggio potrà essere svolto mediante un sintetico aggiornamento della scheda di rischio qualora, negli anni precedenti, non sia stato rilevato un livello di rischio alto, ovvero gli esiti dell’attività di controllo abbiano permesso di appurare che l’evento, a motivo del quale era stato attribuito un rischio alto, non si è verificato, a condizione che, dalle dichiarazioni o dai bilanci successivi, non emergano scostamenti o eventi significativi

In tali casi, l’aggiornamento potrà riguardare solo i dati relativi alle ultime dichiarazioni fiscali presentate e al bilancio di esercizio., si renderà opportuno dare priorità a posizioni riguardanti fattispecie e comportamenti che fanno emergere un disvalore. 

Particolare attenzione dovrà essere riservata, inoltre, alle analisi sui movimenti di capitale da e verso l’estero per importi rilevanti, al fine di intercettare comportamenti fiscali illeciti e fenomeni di indebita detenzione all’estero.