- 23 Novembre 2022
- Posted by: Aesse
- Categoria: Notizie
Costi e rimborsi
Quali sono i costi che il consumatore ha diritto di vedersi rimborsati se decide di estinguere un finanziamento prima della scadenza? Intorno a questa semplice domanda si è innescata una complicatissima vicenda fatta di ricorsi e contro-ricorsi, che è arrivata fino alla Corte di Giustizia Europea e che ha interessato anche la Corte Costituzionale Italiana.
Credito al consumo e cessione del quinto
Quest’ultima potrebbe sconfessare l’intervento in materia fatto dal Governo Draghi a luglio 2021, mettendo però a rischio un giro d’affari di oltre 5 miliardi di euro, che potrebbero far saltare i conti di più di qualche impresa del settore, dal credito al consumo alla cessione del quinto.
Interessi – imposte – commissioni – intermediari
Ma quali sono in realtà questi costi?
Sono gli interessi e i costi dovuti per la parte residua del contratto (costi ricorrenti) ai quali bisogna includere anche l’imposta di bollo – le commissioni pagate agli agenti intermediari che hanno consigliato quel credito – la spesa dell’istruttoria senza cui quel prestito non sarebbe stato concesso (costi upfront).
Retroattività
Se fosse recepita la retroattività, prima del 2019 (pronuncia della Corte di Giustizia Europea), ci sarebbe un effetto destabilizzante per il sistema con un danno complessivo (tra cessione del quinto e credito al consumo) in oltre 5 miliardi di euro, o forse enormemente peggiore.
Compromesso
Si arriverà al solito compromesso?