- 21 Luglio 2023
- Posted by: Aesse
- Categoria: Notizie
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Il sistema di informazioni Crif
Contiene, al suo interno, tutte le informazioni relative a milioni di consumatori, che ogni giorno si rivolgono a qualche istituto di credito per accedere ad un prestito.
Crif è a tutti gli effetti un’azienda che opera a livello globale, con servizi di business information che sono distribuiti in qualcosa come quaranta Paesi.
Siamo davanti ad una vera e propria multinazionale, che si occupa della distribuzione e consultazione dei dati.
I dati che vengono raccolti da Crif relativamente ad una particolare situazione finanziaria e debitoria devono essere conservati per un limitato periodo di tempo.
Come vengono gestiti e conservati i dati
Un prestito od un mutuo – richiesto ma che è ancora in corso di consultazione – viene conservato per un limite di tempo pari a 180 giorni.
Se la richiesta viene rifiutata, il nome rimane della banca dati per un tempo massimo pari a 90 giorni.
Nel caso in cui, invece, il diretto interessato non sia in grado di pagare una rata mensile del finanziamento, il nome rimane registrato al Crif per:
- 12 mesi della regolarizzazione, nel caso in cui le rate non pagate siano una o due, sempre che non intervengano ulteriori ritardi;
- 24 mesi dalla regolarizzazione per più di due rate non pagate;
- 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto o dalla data di ultimo aggiornamento nel caso in cui le rate o l’intero prestito non sia stato regolarizzato.
Dopo quanto richiedere un nuovo finanziamento?
L’esito negativo della richiesta viene messo in evidenza attraverso una segnalazione visibile agli aderenti al Sic. Questo comporta una serie di conseguenze:
- la segnalazione rimane attiva per novanta giorni prima di essere cancellata in maniera automatica
- accumulare una serie di rifiuti porta ad ottenere ulteriori valutazioni negative
Per evitare problemi sarebbe opportuno procedere in questo modo:
- richiedere un prestito alla volta
- evitare di inserire più richieste contemporaneamente
- richiedere sempre la liberatoria in caso di mancata accettazione
AESSE consiglia
Fatte queste premesse è sempre bene far passare un tempo minimo pari a novanta giorni prima di chiedere un nuovo finanziamento, dopo che è stato rifiutato il precedente.