Inizia la stretta monetaria: volano gli interessi sui Btp

Spread schizza a 226 punti dopo Bce, investitori temono “caso Italia”.

Si sentiranno fin da subito gli effetti delle decisioni della Bce che a luglio, oltre a chiudere il programma di acquisti dei bond, dopo undici anni procederà anche con il primo rialzo dei tassi di 25 punti base, seguito a settembre da un nuovo rialzo di 50 punti.

Come nel 2011, Francoforte chiude gli acquisti di titoli e conferma il rialzo dei tassi nel momento meno indicato: i titoli italiani a 10 anni pagano il 3,7%

Mentre l’Eurozona deve già fronteggiare il rischio di una recessione entro la fine dell’anno, la Banca centrale europea avvia una stretta monetaria e aumenterà i tassi per fronteggiare l’esplosione dell’inflazione. Sembra un controsenso, ma è lo scenario che si apre davanti ai 19 Paesi dell’area euro, confermato il 9 giugno scorso dal Consiglio direttivo guidato da Christine Lagarde.

Quindi gli effetti su famiglie e imprese italiane saranno un aumento del costo dei mutui – credito più costoso (dove venga concesso o mantenuto) – rendimenti dei titoli di Stato in aumento – crescita negativa e inflazione all’8% (se la guerra continua) – tensione sui mercati.