L’anonimometro che cos’è?

Chi rischia grosso con il nuovo strumento che controlla i conti correnti?

Come funziona l’anagrafe dei rapporti finanziari e quando inizieranno i controlli.
Cosa c’è da sapere sul nuovo strumento messo a punto dall’Agenzia delle Entrate per scovare gli evasori.Inizio modulo
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Un’enorme banca dati contenente tutte le informazioni finanziarie degli italiani: questo lo strumento informatico messo a punto dall’Agenzia delle Entrate che promette di scovare i “furbetti delle tasse”.
L’anagrafe dei conti correnti, o anagrafe dei rapporti finanziari, è pronta avverte il direttore Ernesto Maria Ruffini dichiarando guerra agli evasori fiscali.

Evasione fiscale e anonimometro: quando inizieranno i controlli
“Stiamo già partendo. E presto avremo i primi risultati” ha detto Ruffini, aggiungendo che le prime verifiche saranno anonime e riguarderanno il 2017.
L’archivio dei conti correnti, ha poi aggiunto, è una risorsa fondamentale perché “consente di intercettare, ad esempio, i soggetti con residenza fittizia all’estero ma che hanno conti correnti nel nostro Paese”.
Vediamo in dettaglio come funzionerà l’anagrafe dei conti correnti e perché è stata ribattezzata anonimometro.

Come funziona l’anagrafe dei conti correnti
Sotto la lente del fisco i rapporti tra alcuni soggetti finanziari e i loro clienti, non solo relativamente a prelievi e versamenti sui conti correnti ma anche sul “numero di accessi alle cassette di sicurezza, la frequenza dell’apertura e o della chiusura di rapporti, l’elevata numerosità di conti correnti e altre tipologie di rapporti finanziari”.

Algoritmo: prevenzione o repressione?
L’analisi dei dati avverrà sulla logica degli algoritmi, privilegiando la prevenzione piuttosto che la repressione, circoscrivendo i controlli nei confronti di soggetti a più elevata pericolosità tributaria e “con minore impatto su cittadini e imprese anche in termini di oneri amministrativi”. Nello svolgimento del processo di analisi “viene sempre garantito l’intervento umano e, di conseguenza, non si fa uso di alcun tipo di processo decisionale completamente automatizzato”.

L’obiettivo del governo: recuperare 2,8 mld dall’evasione
Secondo gli obiettivi del Pnrr il fisco dovrà recuperare dall’evasione fiscale 2,77 miliardi di euro entro la fine 2024 con l’invio di oltre 3 milioni di lettere di compliance, ma “siamo già al 99% degli incassi”, ha rivelato Ruffini sottolineando che il traguardo sarà raggiunto a ottobre “con più di un anno di anticipo”. Per quanto riguarda invece il gettito recuperato con questo nuovo strumento, l’anonimometro appunto, “è presto per fare previsioni”.