- 15 Gennaio 2025
- Posted by: Aesse
- Categoria: Notizie
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Codice della crisi d’impresa e Adeguati assetti
L’obbligo per gli amministratori d’azienda di istituire un sistema di allerta interno, già in vigore dal 19/03/2019, è stato meglio specificato dal D.Lgs. n. 83/2022, indicando le linee guida per la redazione di un adeguato assetto. Al fine di prevedere tempestivamente l’emersione dello stato di crisi, gli imprenditori individuali / società sono tenute ad adottare rispettivamente misure idonee / un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato che consentano di:
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rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o finanziario;
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verificare la non sostenibilità dei debiti e l’assenza di prospettive di continuità aziendale per i successivi 12 mesi;
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verificare la presenza di segnali di allarme indicati all’art. 3 comma 4 del Ccii, ovvero:
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debiti per retribuzioni scaduti da almeno 30 giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni stesse;
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debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti;
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esposizioni scadute o sconfinate nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari scadute da più di 60 giorni purché rappresentino complessivamente almeno il 5% cento del totale delle esposizioni;
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verificare la presenza di una o più esposizioni previste dall’art. 25-novies, comma 1 del Ccii che riguarda le segnalazioni dei creditori pubblici qualificati (i quali dovranno segnalare all’imprenditore la necessità di aderire alla Composizione Negoziata della Crisi). Le soglie di segnalazione dei creditori pubblici qualificati sono vigilate da Inps, Inail, Agenzia Entrate ed Agente Riscossore;
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ricavare le informazioni necessarie a seguire la lista di controllo particolareggiata e a effettuare il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento di cui alla disciplina della composizione negoziata.