C’è chi può

Parliamo di Draghi e di un “super” mutuo concesso da Banca Passadore per finanziare l’abitazione di 14 vani sulla riviera del Brenta VE. (notizia riportata dal quotidiano “Il Tempo”)

 

“Banca Passadore ha concesso a titolo di mutuo alla parte finanziata, signori Draghi Mario e Cappello Maria Serenella, che hanno accettato, la somma di euro 1.500.000 (…). Il rimborso del mutuo avverrà in 20 anni a partire dal primo gennaio 2021. La parte finanziata si è obbligata per sé, per i suoi eredi, successori e/o aventi causa con vincolo solidale e indivisibile fra di loro, a restituire la somma mutuata entro la scadenza pattuita con ammortamento in numero 40 rate semestrali posticipate (…) Il tasso di interesse viene fissato nella misura del 1,220% nominale annuo per tutta la durata del finanziamento-Taeg/i.s.c. 1,251%” si legge in uno stralcio dell’atto firmato a Roma il 22 luglio 2020 dal notaio Alessandra Temperini.

 

Una considerazione da tecnico bancario (www.aesseconsulenze.it)
Se così fosse, Draghi, insieme alla coniuge, pagherebbero l’ultima rata del mutuo a 93 anni, quando nella stragrande maggioranza dei casi un mutuo ventennale non viene concesso oltre i 55 anni, in modo che il dovuto venga saldato entro il 75° anno.
Infatti, soltanto in rare occasioni alcuni istituti di credito concedono la possibilità di dilatare il mutuo fino al compimento del 60° anno di età, per far sì che venga estinto entro gli ottant’anni. Questo a prescindere dal fatto che in caso di decesso del debitore siano gli eredi a provvedere al pagamento del resto della somma, in quanto avrebbero per legge diritto alla rinuncia dell’eredità.

 

“Il potere logora chi non ce l’ha”… diceva un nostro compianto ex-Presidente del Consiglio…