Pagamenti digitali corrono nel 2023. Obiettivo 2,3 trilioni entro il 2027

Sviluppo dei pagamenti digitali
Toccheranno quota 1,3 trilioni di dollari a livello globale entro il 2023.
Lo prevede il World Payments Report 2023, pubblicato oggi dal Capgemini Research Institute.
Lo studio ha intervistato 355 dirigenti del settore dei pagamenti provenienti da 17 paesi, compresa l’Italia.

I pagamenti digitali nel 2027
Secondo lo studio, i pagamenti digitali continueranno la loro cavalcata, arrivando a raggiungere 2,3 trilioni entro il 2027, complice un tasso di crescita annuo medio del 15%, sostenuto dall’espansione dell’infrastruttura dei pagamenti digitali e dalla diffusione di nuovi strumenti di pagamento.
L’espansione europea sarà dovuta a grazie all’aumento dei pagamenti istantanei, alla PSD3 e a un’iniziativa pilota dell’Unione europea Digital Identity Wallet.
Non solo: entro il 2027, i pagamenti digitali rappresenteranno circa il 30% del volume totale, mentre quelli tradizionali (assegni, addebiti diretti, carte e bonifici) scenderanno a circa il 70% del volume complessivo delle transazioni.

Aziende scontente delle banche
La ricerca di Capgemini lancia anche un segnale importante agli Istituti di Credito: l’insoddisfazione delle imprese nei loro confronti, nel 2023 pari ai 63%.
Parallelamente, quasi l’80% delle fonti di guadagno generate dai pagamenti tradizionali sono in calo e i fornitori di servizi devono riequilibrare la loro attenzione tra i pagamenti retail e quelli commerciali.
Lo studio di Capgemini si chiude con 3 suggerimenti agli Istituti di Credito:

  • Semplificare il back office per consentire innovazione e agilità;
  • Utilizzare le piattaforme per aumentare l’efficienza nella gestione della liquidità;
  • Rapportarsi alle aziende clienti come partner strategici invece che come fornitori di servizi.