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9 Dicembre 2022
- Posted by: Aesse
- Categoria: Notizie
Nulla da fare
Il Vecchio Continente non potrà schivare la recessione. Destino che appare inevitabile per almeno metà dei Paesi. A ribadirlo è stata la presidente del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva, in una conferenza stampa a Berlino col cancelliere tedesco Olaf Scholz e i presidenti di principali istituti economici internazionali.
Caduta del Pil
“La metà dell’Unione Europea l’anno prossimo sarà in recessione” ha detto il numero uno dell’istituto di Washington, che ha spiegato come i primi segnali della caduta del Pil saranno visibili già nel quarto trimestre dell’anno in corso. L’Europa sarà in “buona compagnia”. Stessa sorte è prevista per un terzo delle economie mondiali.
Recessione tecnica
Non è la prima volta che il Fondo Monetario mette in luce il rischio recessione per l’Europa (Italia compresa). A fine ottobre, con la diffusione dell’outlook di un titolo quanto mai emblematico “La nebbia della guerra offusca l’outlook europeo”, il Fondo Monetario Internazionale aveva anticipato una recessione tecnica (per 2 trimestri consecutivi variazione congiunturale negativa) per Germania e Italia, che secondo le stime dell’istituto di Washington registreranno “tre trimestri consecutivi di crescita negativa dal terzo trimestre del 2022”.
Crescita?
In particolare, per l’Italia il Fondo si aspetta una crescita del 3,2% quest’anno ma una contrazione dello 0,2% nel 2023, sebbene seguita da un rimbalzo dell’1,3% nell’anno successivo, nel 2024.
Fmi pronto a tagliare le stime anche sulla Cina
Le cose non vanno nel verso giusto anche per la Cina. A causa delle politiche imposte dal governo per fermare l’aumento dei contagi da Covid-19 e dei problemi nel settore immobiliare, Georgieva ha anticipato una possibile revisione al ribasso delle stime sul Pil cinese.
Proiezioni al ribasso “Dato che noi prevediamo una crescita del 3,2% per quest’anno e del 4,4% per il prossimo, è possibile che, in questo periodo di grande incertezza, dovremo rivedere queste proiezioni in ribasso”, ha spiegato durante la conferenza stampa, senza dare alcuna indicazione sul possibile taglio delle stime.