Saldo e stralcio Banche: cos’è e come fare?

Il saldo e stralcio è l’opportunità introdotta dalla legge 145/2018 per chi versa in situazioni economiche meno agiate, ed ha un indebitamento non sopportabile per le proprie capacità economiche. 

Il procedimento di saldo e stralcio si può considerare quindi un accordo bonario tra le parti nel quale si versa una parte ridotta del debito originario (denominata saldo) a fronte del rilascio da parte del creditore di una liberatoria con rinuncia ad ogni ulteriore pretesa sul debito (stralcio).

Trattandosi di una risoluzione in forma bonaria, il saldo e stralcio non prevede una procedura standard anche se erroneamente è pensiero comune che la decurtazione del debito debba essere del 50%.

In realtà è discrezione delle parti trovare un accordo sia sulla cifra da stralciare, sia sulle tempistiche del rientro.

E’ bene sapere che la procedura di saldo è stralcio è piuttosto complessa e necessita di esperienza e potere di negoziazione e conoscenza delle disposizioni di Legge, pertanto l’ausilio di un buon Professionista si rende indispensabile.

 

In un caso di sofferenza economica persistente in cui privato/azienda si trovi nell’impossibilità di pagare nel breve o nel lungo periodo quanto dovuto, banche e finanziarie tendono a preferire un pagamento certo e subito, anche in misura inferiore al credito reale, piuttosto che incorrere in procedure giudiziarie di recupero del credito rischiando di perdere interessi e capitale.

Facciamo un esempio:

  • Il Sig. Rossi ha maturato un debito con una Banca per un importo di 200mila euro ma, nel corso de tempo durante il quale il prestito è attivo, la sua azienda chiude e lui si trova di colpo senza redditi;
  • Oltre al debito con la Banca, sono presenti ulteriori posizioni aperte: cartelle esattoriali, mutuo casa, piccoli finanziamenti;
  • Il Sig. Rossi si trova in un evidente stato di sovraindebitamento, non potendo più far fronte agli impegni presi in passato ;
  • Il Professionista del Sig. Rossi propone alla Banca una soluzione a saldo e stralcio con il pagamento immediato di 120mila euro;
  • La Banca accetta ed automaticamente rinuncia a qualsiasi successiva azione legale nei confronti del Sig. Rossi.

In questo modo la Banca si è assicurata il 60% del debito residuo, risparmiandosi un’azione legale, che comunque comporta notevoli esborsi, e il Sig. Rossi è stato liberato da una delle sue posizioni debitorie.

Resta inteso che ogni posizione è differente e, come già detto, non è possibile stabilire un iter o una soluzione uguale per tutti, molto dipende anche dall’aggredibilità del debitore

 

 

Chi può richiedere un saldo e stralcio? L’Isee è necessario?

Trattandosi di una misura straordinaria non tutti possono avvalersene e, per attestare la propria effettiva posizione di difficoltà, bisognerà rispondere a particolari requisiti.

Possono chiedere il saldo e stralcio:

  • Persone fisiche con un Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare non superiore a 20 mila euro;
  • Contribuenti (solo persone fisiche) per i quali, indipendentemente dal valore Isee del proprio nucleo familiare, alla data di presentazione della dichiarazione di adesione alla Definizione, sia stata aperta la procedura di liquidazione di cui all’articolo 14-ter della Legge, n. 3/2012 (cosiddetta Legge del sovraindebitamento).
  • Chi non possiede un conto corrente o uno stipendio pignorabile (o li ha già pignorati);
  • Chi non possiede beni pignorabili (o chi possiede beni già pignorati);
  • Altre eventuali situazioni da verificare di volta in volta.

 

Gli stralci più considerevoli, naturalmente, si ottengono pagando la cifra pattuita in un’unica soluzione, ottenendo il risparmio di addirittura il 50% della somma: in alcuni particolari casi si sono ottenuti stralci dell’80% sul totale.

 

Come posso proporre un saldo e stralcio?

Il primo step in un accordo di saldo e stralcio è la stesura di un nuovo accordo tra le parti ed è buona regola redigerlo in forma scritta, esattamente come lo si è fatto con il primo, ovvero quello da cui scaturisce il debito.

 

La richiesta, così come un’eventuale accordo successivo, dovrà necessariamente indicare per esempio gli estremi delle parti, la data dell’accordo, la causa del debito e quant’altro.

Una clausola molto importante, che spesso viene sottovalutata, riguarda le conseguenze in caso di mancato pagamento, atta a chiarire se, in tal caso, il debitore dovrà rientrare nuovamente del debito iniziale o della somma pattuita nell’accordo di saldo e stralcio.

La figura del Professionista, in questo caso, è indispensabile, così come nella parte della trattativa preliminare, al fine di iscrivere nel contratto tutte quelle clausole e articoli di Legge 

cui, nell’eventualità di un qualsiasi imprevisto burocratico o fraudolento, le parti potranno appellarsi al fine di tutelare sé stessi e la somma del contendere.

L’accordo di saldo e stralcio potrebbe avvenire tanto tra privato e Banca quanto tra due o più privati, per esempio in caso di mancato pagamento di una fattura.

Anche in questa seconda ipotesi valgono le stesse regole adottabili per gli accordi di saldo e stralcio verso le Banche. 

 

Quanto bisogna offrire e quali sono le tempistiche del saldo e stralcio?

Nella stesura di una proposta di saldo e stralcio è fondamentale proporre un piano che sia in primis realmente sostenibile dal debitore, tenendo conto delle sue reali  disponibilità economiche e di quanto occorra a lui e al suo nucleo famigliare per mantenere un tenore di vita dignitoso come previsto dalla Legge; in questo modo, oltre a garantire al debitore la reale opportunità di far fronte a quanto dovuto, il creditore avrà la tangibile dimostrazione che stia ottenendo il massimo di quanto possibile.

 

Riguardo all’entità dell’offerta non esistono regole precise: si può variare da un 30-40% fino ad arrivare all’80% per casi molto gravi di sovraindebitamento e, sebbene solletichi la voglia di avanzare una proposta di pagamento il più bassa possibile, è bene tener conto di vari fattori, non in ultimo la discrezionalità del creditore sulla decisione di accogliere o meno la vostra proposta di saldo e stralcio.

Questo è un altro importante motivo per cui si sconsiglia vivamente il “fai da te”, non possedendo competenze e strumenti necessari, in quanto improvvisarsi mediatore potrebbe precludervi la possibilità di fare accettare la proposta e ribaltare la situazione trasformando la preziosa opportunità offerta dal saldo e stralcio in un danno anziché un vantaggio.

 

In linea di massima, giusto per avere un’idea dell’ammontare delle possibili riduzioni del debito in una proposta di saldo e stralcio, portiamo di seguito qualche indicazione sommaria:

  • Piccole somme: è meglio proporre una somma unica, senza dilazioni;
  • Cifre elevate, è possibile considerare un piano di rientro dilazionato a rate (anche in questo caso non esiste un numero minimo o massimo; procedete rispetto alle vostre reali possibilità);
  • Debiti non ipotecari: potete optare per una somma inferiore, fino al 40% del debito;
  • Debiti ipotecari (esempio mutuo casa): la Banca esaminerà la proposta per importi compresi tra il 50 e l’80% del debito.

A partire dalla consegna della proposta di saldo e stralcio, i tempi di valutazione da parte dell’Istituto di credito sono variabili, ma non troppo lunghi; a discrezione della Banca e a seconda che la decisione venga presa in sede o debba venir approvata da un’altra filiale, tempistiche possono variare da 2 settimane a 1 mese (e anche più), sia per risposta positiva che negativa.

Saldo e stralcio dopo il pignoramento dell’immobile

Lo stralcio immobiliare è la procedura di saldo e stralcio che vi permette di interrompere la vendita all’asta della vostra casa.

La messa all’asta di un immobile, a seguito del pignoramento dello stesso, prevede che ad ogni tentativo andato deserto, ossia ad ogni mancata vendita, il Giudice può disporre una riduzione di base d’asta del 25%, con il rischio di un abbassamento del valore dell’immobile tale da rendere impossibile la soddisfazione dei creditori a seguito della vendita e conseguente chiusura anticipata dell’esecuzione forzata da parte del Giudice.

Inoltre se dopo il raggiungimento del tetto massimo alle vendite, stabilito dal decreto banche del 2016 in 4 tentativi, la vendita all’asta non ha avuto successo, il pignoramento si estingue e l’immobile torna nelle mani del debitore.

E’ chiaro che un rischio simile per le Banche comporta un’esposizione notevole, in quanto, oltre alle spese sostenute per le azioni legali, il pignoramento e la messa all’asta dell’immobile, rischia di veder concludere tutto l’iter in un nulla di fatto.

 

Lo stralcio immobiliare è l’opportunità per più persone coinvolte nella manovra di trarre benefici da una posizione critica: vi sono molte persone che hanno concluso l’affare del secolo grazie al saldo e stralcio nel settore immobiliare e altre che ne hanno fatto un vero e proprio lavoro. 

 

Vediamo come funziona con un reale semplice esempio.

  • Il Sig. Rossi ha una casa pignorata;
  • La Banca ha prestato i soldi al Sig. Rossi per l’acquisto della casa e vanta ancora il credito;
  • Il Sig. Bianchi vuole investire nel settore immobiliare.

 

Il Sig. Bianchi entra in contatto con il Sig. Rossi il quale, a sua volta, lo può mettere in contatto con la Banca. A questo punto il Sig. Bianchi offrirà alla Banca una somma ragionata sulla base del prezzo della messa in asta dell’immobile. Se la Banca accetta l’offerta, ed il più delle volte non ha motivo di non farlo, si procede con la parte burocratica per l’avvio del saldo e stralcio.

A conclusione dell’attività:

  • Il Sig. Rossi chiude i suoi debiti e viene cancellato dalla lista dei cattivi pagatori
  • Il Sig. Bianchi acquista l’immobile ad un prezzo inferiore di mercato, senza aver dovuto battersi con altri potenziali acquirenti in fase d’asta, e può rivenderlo a un costo maggiorato facendo un ottimo affare; 
  • La Banca viene risarcita in tempi brevi e, pur non ricevendo l’intera somma prestata, evita il rischio e le spese previsti dalla messa all’asta dell’immobile.

 

Prima di firmare l’accordo stragiudiziale a saldo e stralcio il debitore, o il consulente che lo seguirà nella procedura, verificherà che la Banca abbia provveduto alla rinuncia di possibili procedure giudiziali di recupero del credito e alla cancellazione del nominativo presso le banche dati che contengono informazioni sul finanziamento.

Attività molto scrupolosa e puntuale che solo un Professionista di esperienza può eseguire nel miglior modo, evitando brutte sorprese per il debitore.