Conti correnti, occhio al saldo per evitare segnalazioni

Nuove regole
Con l’entrata in vigore delle nuove regole europee sulla gestione delle sofferenze sono cambiati alcuni aspetti del rapporto tra banca e cliente.
Nello specifico, si parla degli addebiti automatici e delle possibili conseguenze per chi va in rosso. Basterà davvero uno sconfinamento di 100 euro per vedersi bloccare i pagamenti ed essere segnalato come cattivo pagatore?
Non è così automatico, come si teme, ma il rischio c’è. Facciamo chiarezza.

Conti correnti, soglie da rispettare
Innanzitutto, lo sconfinamento sul conto deve superare due livelli: la “soglia di rilevanza”, pari a 100 euro per i privati (500 euro per le imprese) e la “soglia relativa”, pari all’1% dell’esposizione totale (prima era al 5%).
Per esempio, se l’esposizione verso la banca – possono essere mutui e altri finanziamenti – è di 100.000 euro, si può andare in rosso sul conto corrente fino a 1.000 euro senza far suonare il campanello di allarme. Ovviamente se si ha un conto affidato, ovvero se il conto prevede un fido, il problema nasce se si oltrepassa di 100 euro il fido.

Modi e tempi
Lo sconfinamento deve poi protrarsi per oltre 90 giorni consecutivi prima che venga dichiarato il default.
Il regolamento Eba (European Banking Authority), scattato lo scorso primo gennaio, ha introdotto criteri più stringenti da quelli finora utilizzati: la soglia relativa è scesa dal 5 all’1 per cento.

Cosa succede se si sconfina oltre le soglie per oltre tre mesi?
Per molti italiani, alle prese con le conseguenze economiche subite non solo a causa dell’epidemia da Covid-19, si potrebbe prospettare il rischio di uno stop ai pagamenti di utenze, rate di finanziamenti e spese varie.
Ma ancora più grave, si potrebbe essere segnalati alla Centrale rischi come cattivo pagatore, passaggio che si traduce in tre anni di blocco totale nei rapporti con le banche, dai nuovi prestiti alle carte di credito.
Tutto questo risulta essere però a discrezione della Banca…quindi cerchiamo di mantenere un ottimo rapporto!

Consigli utili

Controllate o fate controllare il saldo dei conti correnti ogni mese. Bisogna essere attentissimi non ogni 90 giorni, ma ogni 30, per verificare se sono arrivate delle spese improvvise e se c’è qualche sconfinamento”.
Verificare quindi anche tempi e limiti di spesa delle proprie scadenze. In caso di difficoltà è bene contattare il direttore di banca o il proprio gestore per allertarlo sulla propria situazione critica e cercare una soluzione.
Ma anche qui occhi ben aperti: “Purtroppo la banca potrebbe anche approfittare della situazione, incentivando molti più clienti ad aprire un fido e facendo pagare così le relative commissioni. Ci sarà grande fantasia in materia”.
È bene quindi anche conoscere il contratto stipulato con la propria banca, verificare le commissioni sugli sconfinamenti e fare bene i propri calcoli.

Ma anche farsi aiutare da professionisti seri e competenti!