- 15 Giugno 2023
- Posted by: Aesse
- Categoria: Notizie
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Ma quanti dubbi?
Depositare troppi soldi sul conto corrente non è spesso la scelta migliore. Quanto bisogna tenere allora sul conto? E con quali strumenti finanziari assicurare i propri risparmi? Ma come si compone la ricchezza finanziaria degli italiani?
Quanta liquidità è depositata sui conti correnti?
I dati della Banca d’Italia permettono di delineare un quadro piuttosto chiaro: il primo rilievo riguarda una rinnovata propensione al risparmio in liquidità, causa appunto l’inflazione, la crisi economica, conseguenza della pandemia, e la crisi energetica, conseguenza dell’incertezza internazionale.
Si aggiunga che tra tutti i Paesi Ocse solo l’Italia ha visto la diminuzione della retribuzione lorda pari al 2,9%.
Il rischio della liquidità e quali alternative adottare
La liquidità media depositata sui conti correnti è di 14.981 euro, ma lasciare i soldi sul conto corrente comporta un rischio implicito, se non una vera e propria perdita in termini economici. Per diverse ragioni:
- i costi di tenuta del conto corrente, che rappresentano una perdita del tutto infruttuosa, benché minima;
- i tassi di interesse che i conti correnti offrono, per così dire, sono sostanzialmente pari a zero. E per avere un interesse, basso in ogni caso, converrebbe vincolare i risparmi nei conti deposito;
- l’inflazione, che erode su base annua il potere d’acquisto della moneta e agisce come una vera e propria tassa sui risparmi depositati.
Quali alternative?
Considerando i rischi associati alla liquidità sul conto corrente, è importante valutare alternative per assicurare i risparmi e farli crescere in modo più redditizio. Alcuni strumenti finanziari da considerare includono:
- Conti deposito
- Investimenti finanziari
- Fondi pensione
- Titoli di Stato
- Strumenti finanziari diversificati