- 13 Giugno 2022
- Posted by: Aesse
- Categoria: Finanza ed economia

“Mea culpa, ho sbagliato sulla traiettoria dei prezzi”
Janet Yellen – Tesoro USA
E proprio sul rialzo dei prezzi, è arrivato nei giorni scorsi il “mea culpa” di Janet Yellen, segretario al Tesoro americano, ex numero uno della FED: “Ho sbagliato sulla traiettoria dell’inflazione” ha detto ai microfoni di Cnn, ammettendo il suo errore nel prevedere la corsa dei prezzi. Ma che cosa ha innescato questo?
Una galoppata che sembra quasi inarrestabile sulle due sponde dell’Atlantico – con tassi oltre l’8% sia in Europa che negli Usa – e che stanno creando non poche difficoltà alle banche centrali.
All’interno della Bce intanto i falchi incalzano la più cauta Christine Lagarde, premendo per un rialzo dei tassi di interesse da mezzo punto percentuale già alla riunione di luglio.
In casa Fed, invece, la stagione dei rialzi del costo del denaro si è già aperta ed è destinata a continuare con strette da mezzo punto alle prossime riunioni. Nella lotta all’inflazione la banca centrale americana ha dispiegato anche l’arma della riduzione del bilancio. Il processo si apre ufficialmente l’1 giugno anche se i primi Treasury a maturare e non essere reinvestiti saranno il 15 giugno. Anche sulla riduzione del bilancio, esploso a quasi 9.000 miliardi di dollari con la pandemia, la Fed intende procedere a passo spedito con una velocità da 47,5 miliardi al mese fino a settembre, per poi balzare a 95 miliardi, ovvero quasi il doppio del ritmo del 2017.
Per la Fed è un esperimento senza precedenti intorno al quale c’è non poca preoccupazione visto che gli effetti non sono ancora chiari.